CHIUSA VENETA

La Chiusa di Ceraino, già da tempi antichissimi era il passaggio obbligato per il transito di merci e persone dalle terre del nord alla Pianura Padana e quindi al Mediterraneo. Ai tempi della Republica di Venezia, essendo questa una zona di confine, vi era edificato un fortilizio con funzioni di dogana e sull'Adige una catena sbarrava il transito.
Tra il 1849 e il 1851, in quello stesso punto gli Austriaci costruirono il forte denominato Etchklause a controllo della strada che saliva in Tirolo. A pianta rettangolare e posto su due piani trasversalmente alla stretta valle, il forte era addossato alla parete rocciosa e la strada carrozzabile le passava attraverso tramite un'apertura interrotta dai due lati con ponti levatoi. Una caponiera semicilindrica rivolta verso l'Adige serviva per controllarne il transito fluviale mentre dall'altro lato una scala scavata nella roccia raggiungeva uno spalto sopraelevato a ridosso del costone roccioso dove le batterie battevano la riva del fiume.
Quando nel 1857 fu costruita la ferrovia, essa fu fatta passare a monte della strada in posizione più elevata sempre attraverso il forte e altri due ponti levatoi ne intercettavano il transito. Le batterie in casamatta potevano battere sia a nord che a sud.
Quando il Veneto venne annesso al Regno d'Italia, vista la posizione strategica il forte fu mantenuto anche se armato solo con due pezzi d'artiglieria. E' stato poi in parte demolito per poter permettere l'allargamento della statale del Brennero mentre la ferrovia è stata fatta passare in galleria. Ora rimangono in piedi solo alcune strutture che versano nel più desolante abbandono.