FORTE MONTE CROCE

Il forte Monte Croce, intitolato a Francesco Giuseppe, imperatore dell'Impero Asburgico, fu l'ultimo in ordine di tempo costruito a difesa di Peschiera. Il forte, di forma poligonale si pone come modello di transizione verso forme più complesse ed adeguate alle nuove armi offensive. Sulla sommità di un colle in prossimità dell'abitato di Ponti sul Mincio, veniva a trovarsi più a sud della barriera fortificata e copriva la zona più vulnerabile del campo trincerato. Il tracciato poligonale simmetrico prevedeva il ridotto a due piani posto longitudinalmente a fare da caponiera sul fronte di gola. Un imponente terrapieno proteggeva due ordini di artiglieria posti in casamatta e delle postazioni per mortai in barbetta, sugli angoli di spalla e sulla sommità della copertura. Tutto intorno correva il fossato con galleria di controscarpa munita di cofani sulla capitale e sugli angoli di spalla. La struttura in pietra da taglio con volte in laterizio prevedeva corazzature metalliche alle bocche delle cannoniere. Possedeva un armamento di 40 cannoni e la truppa era di 490 uomini. All'inizio del Novecento fu ceduto a privati che ne utilizzarono la struttura come materia prima per una vicina fornace radendo al suolo l'intero complesso tanto che ora ne rimangono visibili solo pochi ruderi.

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